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23 Settembre 2016

LEADER È CHI SA RISCHIARE

Durante i tempi d’oro è facile rischiare, sperimentare nuovi tipi di business, considerare nuovi mercati e stimolare la volontà di provare qualcosa di nuovo e di cambiare. Il boom economico rende universale la percezione che non ci sia molto da perdere e pertanto i Leader sono maggiormente predisposti a rischiare.

Nel mondo attuale in cui vige la preoccupazione per la perdita del posto di lavoro e l’incertezza della crescita, in cui verrebbe naturale conservare e non creare, non vincono le misure forti e disperate bensì la profondità di analisi e pensiero: il rischio è ancora un’arma vincente ma bisogna imparare a distinguere i rischi che devono essere evitati da quelli che possono portare l’organizzazione ad una maggiore solidità nel medio e lungo termine.

Ecco qualche considerazione:

  • È importante accompagnare il cambiamento e non imporlo. Il mondo è in continua evoluzione e non importa quanto le circostanze attuali siano produttive ed efficienti, prima o poi un cambiamento di prospettive, azioni ed interazioni sarà necessario. La consapevolezza di ciò ed il riconoscimento del potenziale di una realtà emergente rappresentano il primo step della leadership di oggi.
  • Così come la nostra identità non è incisa nella pietra ma siamo in continuo cambiamento e la percezione di noi stessi può alterare, anche un’organizzazione gode di un’identità fluida. È infatti possibile incorporare alcuni elementi nuovi, e al contempo rimanere fedeli ai valori aziendali esistenti, utilizzando diversi modi di esprimere la propria identità ed evitando così di fossilizzarsi su un’unica strada e di paralizzare la capacità fondamentale di adattamento e risposta a nuove esigenze.
  • Quando i Leader hanno paura di correre dei rischi tendono a vedere solo un singolo ostacolo davanti a loro: la testa dello scoiattolo. Tendono a focalizzarsi sulla mancanza di risultati, ovvero la coda dello scoiattolo, o a concentrarsi sui cambiamenti che richiedono i clienti, zampe dello scoiattolo. I Leader devono abituarsi ad osservare la totalità e non la particolarità, il quadro generale della situazione, per evitare di non vedere rischi necessari e scoprire all’improvviso che lo scoiattolo è scappato nella foresta.

I Leader pronti al cambiamento saranno in grado di riconoscere i rischi che devono esseri presi e di dare la svolta quando necessario.