Generalmente definiamo imprenditore colui che raggiunge più di quanto ci si possa immaginare spendendo il meno possibile, e tralasciamo l’aspetto distintivo che contraddistingue gli imprenditori influenti da quelli che non fanno la differenza.
Il segreto dei primi, i cosiddetti missionari, è da scovare in ciò che credono e nei loro comportamenti. I leader meno efficienti, i mercenari, si riconoscono dal loro essere opportunistici, dal pensiero fisso per il denaro e le trattative, dalla loro ossessione per la competitività e dalla costante preoccupazione per il financial statement. Diversamente, i missionari si dedicano alla strategia ed all’innovazione, incoraggiano le nuove idee ed il contributo di tutti, e si riconoscono soprattutto dalla loro ossessione per i clienti e dalla costante preoccupazione per il value statement. In poche parole, i mercenari danno il massimo per ottenere il successo, mentre i missionari aspirano tanto al successo quanto alla creazione e promozione di valori.
Per capire se sei un missionario o un mercenario, prova a rispondere a queste tre domande:
- La tua definizione di successo ti permette di prendere una posizione in merito ad un tema che ti sta a cuore ed ispira gli altri ad unirsi alla tua causa?
- Hai un value proposition che spiega ciò in cui credi e definisce pertanto la tua attività?
- Lavori in modo unico con i tuoi colleghi ed insieme create valore e progetti memorabili?
Seguendo l’esempio di diversi venture capitalist, tra cui John Doer di Kleiner Perkins Caufield & Byers, è ora di adottare nuovi comportamenti in azienda.