Quando si conduce una società attraverso un grande cambiamento, a volte è meglio mettere sé stessi al primo posto.
L’approccio WIIFM – What’s in it for me? (Che vantaggio ne ricavo?) fa parte della nostra psicologia naturale e garantisce che i nostri bisogni primari quali senso di appartenenza, sicurezza ed autostima siano soddisfatti.
A primo acchito questo approccio può sembrare un palese disprezzo per gli altri, ma in realtà si tratta di soddisfare prima le proprie esigenze per essere poi maggiormente predisposti a fare lo stesso per gli altri e la propria organizzazione.
La chiave è abbracciare la visione dall’interno verso l’esterno.
L’ anteposizione dell’approccio WIIFM a quello WIIFO – What’s in it for the organization? (Che vantaggio ne ricava la mia organizzazione?) richiede un delicato equilibrio tra maturità, consapevolezza di sé e visione d’insieme.
Per raggiungere l’ equilibrio ed essere efficienti bisogna passare attraverso alcuni passaggi fondamentali. Di seguito parleremo dei tre passaggi che i Leader di successo devono mettere in pratica.
- Prendere il battito della propria organizzazione
Durante i periodi di cambiamento i leader non possono permettersi di perdere di vista ciò che queste transizioni significheranno per tutti i soggetti coinvolti. Bisogna bilanciare tutti i pro e i contro e capire come il cambiamento influenzerà i dipendenti in termini di comunicazione, dinamiche di gruppo e carico di lavoro.
Secondo recenti dati di McKinsey Global, il 70% delle volte un’iniziativa di change management fallisce, ma con la dovuta diligenza è possibile condurre la propria organizzazione al lato positivo della statistica.
- Aver cura di sé … e il resto verrà di conseguenza!
I leader devono soddisfare i propri bisogni per essere in grado di investire nei cambiamenti che si presentano a portata di mano. È importante che il leader si chieda in che modo sarà condizionato da questa nuova direzione e si assicuri di essere in linea con i nuovi concetti, altrimenti, se i dipendenti sentono che i leader non è a bordo, non si uniranno a lui.
Prendere l’approccio WIIFM in considerazione prima di applicarlo all’intera organizzazione farà risparmiare tempo e denaro per l’identificazione dei bisogni dello staff, delle priorità e dei requisiti. È necessario abbracciare il cambiamento per motivare gli altri a fare lo stesso.
Consideriamo l’esempio di una grande azienda statunitense che utilizza spesso il metodo WIIFM per la pianificazione strategica e la gestione del cambiamento. Il risultato? Una volta soddisfatte le proprie esigenze, i leader sono più propensi a comunicare il valore del cambiamento ai loro collaboratori e sono quindi in grado di trasmettere un messaggio adeguato che, grazie all’ effetto a cascata, raggiunge i colleghi di tutta l’organizzazione.
- Unirsi per la causa
Una volta terminata la fase della pianificazione del cambiamento, è necessario far entrare in gioco l’approccio WIIFO per indurre i dipendenti a seguire l’esempio dei leader.
Negli Stati Uniti all’inizio di una sessione di training della durata di tre giorni per i dipendenti pubblici che lavorano nel settore dei trasporti i partecipanti erano riluttanti al coinvolgimento, e per farli diventare più attivi si è spostato il focus su come essi avrebbero potuto personalmente trasformare le loro organizzazioni in posti migliori in cui le loro idee avrebbero contato. Così facendo si sono sentiti coinvolti e hanno messo in moto un atteggiamento proattivo.
Infatti, in un’epoca in cui quasi il 50% dei lavoratori americani dice di non sentirsi apprezzato sul posto di lavoro, il fatto che l’azienda abbia utilizzato il metodo WIIFM li ha spronati alla collaborazione tra colleghi e li ha incoraggiati a condividere le proprie idee e ad investire nel futuro dell’organizzazione.
Il cambiamento può causare ansia sia agli Amministratori Delegati sia ai dipendenti, ma l’accettare un livello di bisogni personali permette di trascendere ad una visione più olistica.
Come ci ricorda un vecchio proverbio, dobbiamo amare noi stessi prima di poter amare veramente gli altri, e quindi in virtù di tale principio i leader devono accettare e abbracciare l’approccio WIIFM prima di essere veramente in grado di occuparsi della loro organizzazione.