La cultura aziendale ed il suo riconoscimento come fattore importante per il successo di un’organizzazione hanno fatto molta strada negli ultimi anni.
Sempre più aziende stanno prestando attenzione alla propria cultura, cercando di migliorarla e farne capire il vantaggio ai loro dipendenti e a tutti gli stakeholder. Ciò nonostante, il concetto rimane ancora un mistero per la maggior parte dei dirigenti d’azienda.
Più grande è l’azienda e più è difficile far riconoscere e condividere la cultura all’interno dell’intera organizzazione. Prima di tentare di avviare un processo di cambiamento nella vostra azienda, è necessario comprendere che una cultura sana si fonda sulla combinazione virtuosa tra la i valori e la visione di chi la guida e la personalità di tutte le risorse facenti parte l’organizzazione.
Iniziamo dando un’occhiata al ruolo dei leader.
Il team esecutivo definisce la maggior parte delle decisioni strategiche e delle direzioni da prendere trascurando molto spesso la cultura.
Un approccio laissez-faire e la mancanza di un piano strategico mirato alla cultura seppelliscono la possibilità di creare un’identità culturale comune. Allo stesso modo, un’organizzazione che crede di avere molteplici identità culturali, in realtà, non è identificabile con nessuna di queste.
Infatti, nelle aziende prive di un piano strategico ad hoc, ogni reparto sviluppa atteggiamenti e pratiche secondo propri standard e capricci creando delle sub-culture e dando così vita ad una coesistenza di diverse realtà che sfocia in un abisso.
Quindi, la cultura non può e non deve essere lasciata al caso ma necessita di un piano.
E quale ruolo ricoprono le altre risorse?
Dopo aver analizzato il ruolo del team esecutivo, focalizziamoci sull’importanza delle altre risorse e del loro ruolo.
Quando la cultura è governata da un gruppo ristretto di persone tende ad essere inautentica: invece di essere il vero riflesso della stragrande maggioranza della popolazione aziendale, si riduce ad essere specchio di pochi individui spesso lontani dall’attività quotidiana dell’azienda.
Per dare la possibilità al cambiamento culturale di funzionare è necessario che tutto il team creda nella cultura, nella strada da essa indicata. Maggiore il livello di coinvolgimento dei leader, maggiore il tasso di accettazione del cambiamento da parte del resto delle risorse.
Una cultura rigida dettata da pochi eletti non consente di innovare a tutti i livelli e priva i dipendenti dello spazio creativo e contributivo che li fa sentire pedine importanti dell’organizzazione. È pertanto importante chiedere loro dei feedback in modo che partecipino alla costruzione della nuova direzione e siano pertanto maggiormente predisposti ad accettarla.
Proprio come un business in generale, la cultura corrisponde ad un equilibrio tra arte e scienza: la formula magica alla fine si trova proprio nell’equilibrio tra il coinvolgimento di tutti i collaboratori e le credenze filosofiche dei leader.